Post by tonyrealstar on Sept 23, 2005 19:36:43 GMT -5
Just a short interview from italian newspaper.
Ibra: "Il Milan la vera sorpresa"
Lo svedese è stupito: "Siamo appena partiti, ma francamente non mi aspettavo i rossoneri a -5. Chi preferisco fra Del Piero e Trezeguet? Sono due grandissimi giocatori"
UDINE, 20 settembre 2005 - Nel serpentone di normali, vip e supervip che entra a passo lento nella platea del teatro «Giovanni da Udine» per la settima edizione dell’Eurochampion, c’è una testa che si eleva dal gruppone. Zlatan Ibrahimovic guarda tutti dall’alto in basso, non perché sia un superbo ma solo per il fatto che pochissimi esibiscono i suoi 192 centimetri. Ha appena stretto decine di mani, firmato autografi, posato per quelle orrende istantanee col telefonino. Sempre gentile, affabile, rilassato. La panchina di domenica, nel primo tempo, gli è passata sopra come acqua di fonte: «Si gioca tanto, normale riposare un po’, quando lo decide il mister». Già, normale star fermo 45 minuti contro l’Ascoli in casa: c’è da vedere se troverebbe normale un simile trattamento moltiplicato per 5 o per 10...
Comunque il fatto di aver conseguito l’en plein di punti, 9 su 9, solito avvio bruciante, lo mette di buon umore: «Vincere è sempre bello perché dà morale e mettere punti in classifica è importante, anche se siamo all’inizio. Detto questo, bisogna dire che siamo appena partiti, per cui ogni discorso va fatto con le molle. La cosa che più mi ha sorpreso sono i 5 punti di distacco che ora abbiamo sul Milan: francamente non me l’aspettavo. Anche questo, comunque, è un particolare, se vogliamo. Con i tre punti a partita si fa presto a risalire la corrente». Già, oppure a scappare ancora più in fretta, questione di prospettiva... Incassa i complimenti di Arrigo Sacchi e Alberto Zaccheroni («Non è un buon giocatore, è un fuoriclasse»), per poi esibirsi in un dribbling secco su una domanda disperata riguardante eventuali preferenze tra Del Piero e Trezeguet: «Ale e David sono due grandissimi giocatori».
Scrollatina di spalle, invece, sul gol in Champions che tarda ad arrivare: «Non me ne faccio un problema, arriverà...». Magari contro il Rapid Vienna, martedì prossimo, vedremo. Chi ci starebbe subito è Fabio Capello, manco a dirlo. Anche per lui il vantaggio in classifica non è né fuga né fughina: «Non è niente, il Milan ha giocato due volte fuori, noi due in casa. Vedremo quando saremo a pari, magari domenica. Pensiamo intanto a mercoledì, qui a Udine. Ci vorrà una Juve migliore rispetto a quella del primo tempo contro l’Ascoli. E dico primo tempo perché poi abbiamo giocato bene. Preoccupato? No, non siamo stanchi. Certo che si è visto che è un campionato che non concede errori. Roma, Udinese, Samp, Fiorentina, ad esempio, sono squadre validissime, che giocano con grande determinazione».
Ibra: "Il Milan la vera sorpresa"
Lo svedese è stupito: "Siamo appena partiti, ma francamente non mi aspettavo i rossoneri a -5. Chi preferisco fra Del Piero e Trezeguet? Sono due grandissimi giocatori"
UDINE, 20 settembre 2005 - Nel serpentone di normali, vip e supervip che entra a passo lento nella platea del teatro «Giovanni da Udine» per la settima edizione dell’Eurochampion, c’è una testa che si eleva dal gruppone. Zlatan Ibrahimovic guarda tutti dall’alto in basso, non perché sia un superbo ma solo per il fatto che pochissimi esibiscono i suoi 192 centimetri. Ha appena stretto decine di mani, firmato autografi, posato per quelle orrende istantanee col telefonino. Sempre gentile, affabile, rilassato. La panchina di domenica, nel primo tempo, gli è passata sopra come acqua di fonte: «Si gioca tanto, normale riposare un po’, quando lo decide il mister». Già, normale star fermo 45 minuti contro l’Ascoli in casa: c’è da vedere se troverebbe normale un simile trattamento moltiplicato per 5 o per 10...
Comunque il fatto di aver conseguito l’en plein di punti, 9 su 9, solito avvio bruciante, lo mette di buon umore: «Vincere è sempre bello perché dà morale e mettere punti in classifica è importante, anche se siamo all’inizio. Detto questo, bisogna dire che siamo appena partiti, per cui ogni discorso va fatto con le molle. La cosa che più mi ha sorpreso sono i 5 punti di distacco che ora abbiamo sul Milan: francamente non me l’aspettavo. Anche questo, comunque, è un particolare, se vogliamo. Con i tre punti a partita si fa presto a risalire la corrente». Già, oppure a scappare ancora più in fretta, questione di prospettiva... Incassa i complimenti di Arrigo Sacchi e Alberto Zaccheroni («Non è un buon giocatore, è un fuoriclasse»), per poi esibirsi in un dribbling secco su una domanda disperata riguardante eventuali preferenze tra Del Piero e Trezeguet: «Ale e David sono due grandissimi giocatori».
Scrollatina di spalle, invece, sul gol in Champions che tarda ad arrivare: «Non me ne faccio un problema, arriverà...». Magari contro il Rapid Vienna, martedì prossimo, vedremo. Chi ci starebbe subito è Fabio Capello, manco a dirlo. Anche per lui il vantaggio in classifica non è né fuga né fughina: «Non è niente, il Milan ha giocato due volte fuori, noi due in casa. Vedremo quando saremo a pari, magari domenica. Pensiamo intanto a mercoledì, qui a Udine. Ci vorrà una Juve migliore rispetto a quella del primo tempo contro l’Ascoli. E dico primo tempo perché poi abbiamo giocato bene. Preoccupato? No, non siamo stanchi. Certo che si è visto che è un campionato che non concede errori. Roma, Udinese, Samp, Fiorentina, ad esempio, sono squadre validissime, che giocano con grande determinazione».